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13 Dicembre 2024
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Sera

Vento teso e secco,

fluttuano le canne

al suo sospiro,

e noi come loro

al moto della natura.

Vento asciutto

come queste giornate

aride e sospese.

In quest’ora tarda

qui ai bordi della laguna

si torna e ci si abbandona

come in un rito ancestrale

a vaghi e inevasi interrogativi ,

presi da rosso incanto.

Il maestrale increspa le acque

e  all’orizzonte

sul filo liquido

sagome fuggenti,

e acquatiche sembianze

si muovono e si ritirano

al riparo tra i giuncheti.

Nel cielo le ordinate file

de sa gent’arrúbia

disegnano le loro rotte

e si seguono le rosee scie

come per trarre auspici.

Poi avanzano le ombre

e le si vorrebbe abbracciare,

ricordi antichi

di infanzie tra file di eucalipti

e bunker e batterie

e bombe inesplose

e la vita che riprendeva

allora,

come oggi

dopo il buio.

 

Tonino Sitzia

3 dicembre 2020

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1 commento

  1. La laguna di S. Gilla che, qui a Elmas, parlando diciamo anche stagno. Di stagno salato, comunque si tratta. Laguna costiera (vasta: toccando infatti Cagliari e Capoterra, noi qui a Elmas ed Assemini) con canali di collegamento al mare.
    Chi ha vissuto l’infanzia frequentando la laguna – affinando i sensi – capita che la percepisca come una sorta di divinità e ne colga il suo lento e largo respiro. Una molle energia. Un luogo rifugio, una mano stesa a proteggere. Luogo di ricchezze ittiche e di lavoro dei pescatori – anche questo si ricorda…
    Frequentarla, per quanto ancora sia possibile, e rivolgerle una sorta di muta invocazione può essere di conforto…
    Un po’ è anche ciò che questa poesia dedicata alla laguna ci dice…

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