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8 Ottobre 2024
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Tutto in un granello: Come la sabbia ha influito sulla storia della civiltà – Vince Beiser

Vince Beiser è un giornalista americano, che in questo libro riporta “la storia della sabbia” attraverso racconti e interviste di imprenditori, innovatori, costruttori di “Isole”, agricoltori e guerriglieri, in giro per il mondo, attraverso Stati e Continenti, dagli USA alla Cina, all’India e all’Africa.  Nel Libro l’autore racconta la storia riferendosi principalmente a quanto è avvenuto nel secolo scorso, ma anche con importanti cenni alla storia antica. 

Le informazioni su cui Beiser si basa sono supportate da una abbondante mole di dati e da numerose indagini sull’enormità dei costi umani e ambientali che derivano dallo sfruttamento della sabbia. Nel mondo sono alquanto diffuse le cave e le miniere di sabbia: l’estrazione, un’attività a relativamente bassa tecnologia, distrugge l’habitat della fauna selvatica, danneggia i fiumi e i terreni agricoli.

Cos’è la sabbia e come viene utilizzata. La sabbia è una “sostanza solida”, un materiale granulare che può essere anche definito un ingrediente invisibile: i granelli non sono più osservabili in maniera diretta dopo il loro impiego nei materiali da costruzione.

  • Viene utilizzata per costruire tutto ciò che ci circonda: dalla casa ai tanti oggetti che essa contiene, ai vetri, alla strada asfaltata, fino ai microchip.
  • È la risorsa naturale che, dopo l’aria e l’acqua, consumiamo di più, persino più del petrolio!
  • …. e, come quest’ultimo, si sta esaurendo: ogni anno il consumo di sabbia e ghiaia è di circa 50 miliardi di tonnellate, mentre il tempo medio per il ciclo della sua deposizione è di circa 200 milioni di anni.

È definita “sabbia” il materiale granulometrico con diametro compreso tra 2 e 0.06 mm: questi granelli possono essere sferici,come ad esempio quelli lavorati dal vento del deserto, o più irregolari, come quelli degli altri tipi di sabbia. La qualità della sabbia dipende in gran misura, oltre che dalla sua granulometria, dalla sua composizione mineralogica: può contenere fino al 70% di silice sotto forma di quarzo (chimicamente SiO2), o di silicati (di metalli che conferiscono le diverse colorazioni), mentre il resto è costituito da carbonati (derivati dalla frantumazione delle conchiglie) e da altri sali minerali.

I diversi tipi di sabbia possono essere distinti sulla base dei diversi utilizzi:

  • quella usata nell’industria delle costruzioni per la produzione di cemento armato (edifici e strade): non richiede particolari qualità, è abbondante e facilmente reperibile. Per questi scopi la sabbia del deserto non è utilizzabile a causa delle sue caratteristiche morfologiche.
  • quella usata per la produzione del vetro, con un elevato contenuto di silice (almeno 95%) è rara e pregiata.
  • quella usata per l’estrazione del silicio per la produzione di chip per computer, contiene quarzo di estrema purezza: ancora più rara e pregiata di quella usata per la produzione del vetro

Altri importanti consumi riguardano la sabbia:

  • usata per costruire nuove terre artificiali (a volte intere isole)
  • usata per il fracking (fratturazione idraulica): controverso metodo di estrazione di petrolio e gas da formazioni rocciose (scisto) con una miscela di acqua prodotti chimici e sabbia speciale, costituita da granelli duri e sferici. Con questa tecnica è stato fatto scempio di foreste e territori in Minnesota e nel Winsconsin.

Tutto ciò ha una dimensione imponente, nella quale ingenti quantità di sabbia sono state utilizzate a partire dagli inizi del secolo scorso, e si possono fare numerosi esempi

La storia della sabbia. Beiser fa risalire l’inizio del massiccio impiego della sabbia al dopo terremoto di San Francisco del 1906. La scossa portò alla rottura dei tubi di gas, e quindi allo sviluppo di un enorme incendio, al termine del quale restò in piedi solo un piccolo magazzino costruito in cemento armato. Questo segnò il momento di svolta nella storia dell’architettura e dell’edilizia in quanto l’intera città fu ricostruita in cemento armato e, a seguire, il cemento armato fu utilizzato per costruire le tante città degli Stati Uniti.

Negli anni ’50, negli USA, sotto la presidenza diEisenhower, fu realizzata la costruzione dell’ampio sistema autostradale interstatale statunitense (ogni km realizzato con 15.000 tonnellate di calcestruzzo per il quale occorrono 2.000 Ton di sabbia e 3.000 Ton di ghiaia).

Il calcestruzzo oggi viene utilizzato per la costruzione delle città, così come i sistemi autostradali a livello mondiale:

A Shanghai, a partire dal 2000, hanno demolito le abitazioni ottocentesche (shikumen) e costruito più grattacieli di quanti ce ne siano in tutta New York e innumerevoli km di rete stradale.

La Cina ha sviluppato una flotta di navi tecnologicamente avanzata per il dragaggio dell’Oceano, con una capacità annuale di dragaggio di oltre un miliardo di metri cubi. In una vasta area del Mar Cinese Meridionale è stato costruito “nuovo terreno” (Isole Spratlys) riversando una montagna di sabbia su sette barriere coralline che sono andate distrutte.  Su queste Isole la Cina ha iniziato a costruire basi militari.

Tra il 2000 e il 2010 sono state dragate dal Golfo Persico centinaia di milioni di Ton di sabbia per costruire centinaia d piccole isole, volute da Dubai come attrazione turistica, mirando a raggiungere i 20 milioni di turisti nel 2020. 

Beiser racconta anche la storia della produzione del Vetro, a partire dai Fenici ai Romani e ai Veneziani, fino ai giorni nostri. Il vetro contiene almeno il 70% di silice e la sabbia utilizzata a tal fine deve contenere almeno il 95% di silice pura. I granelli devono essere non troppo piccoli e uniformi, in quanto non si mantengono tali come nel caso del cemento, ma devono fondere insieme agli altri componenti (soda e polvere di calcare) e gli opportuni sali metallici che conferiscono il colore. Trattandosi di sabbia rara e pregiata i luoghi di prelievo sono molto importanti: i veneziani nel 1290 difesero il sito a valle del Ticino e la loro tecnologia di produzione del vetro “confinando” i produttori nell’isola di Murano.

Le innovazioni tecnologiche intervenute nel tempo hanno portato ad un crescente consumo di sabbia pregiata per la produzione di finestre, bottiglie, lenti e altri oggetti, benché la quantità di sabbia utilizzata per il vetro sia circa il 10 % di quella usata per materiali da costruzione. Beiser ricostruisce la storia del vetro negli USA attraverso la vita di Michael Owens. Mike lavorava all’età di dieci anni alla fornace di una fabbrica di vetro nell’West Virginia, dove venivano impiegati i bambini a partire dall’età di sette anni. Da adulto si distinse per aver rivoluzionato la produzione del vetro, avendo progettato un sistema automatico per la produzione di bottiglie mettendo fine al lavoro minorile in questo campo. La macchina ebbe una grande diffusione in tutto il paese e questo portò ad un crescente consumo della materia prima e alla distruzione di diversi siti: a partire da fine ’800 dune alte 90 m sul lago Michigan furono rase al suolo.

L’estrazione illegale. La sabbia scompare anche a causa della estrazione illegale. Viene sottratta illegalmente dalle spiagge (ma non solo) di decine di paesi del mondo: centinaia di tonnellate di sabbia in anni recenti sono state prelevate in Marocco, Algeria, Crimea, Giamaica e India. La situazione è andata aggravandosi con gli anni e si è intensificata a partire dagli anni 2000 con l’espansione del boom edilizio e la presenza delle mafie della sabbia. A causa delle estrazioni illegali, solo in India dal 2014 sono state uccise almeno settanta persone, tra le quali vari funzionari governativi e agenti di polizia.

L’autore esprime sempre il suo pensiero critico nei confronti del consumo di quantità colossali di sabbia e ritiene che la sabbia sia solo un elemento del problema molto più ampio dovuto al consumo eccessivo. E conclude affermando che “Dobbiamo imparare a conservare, riutilizzare, trovare alternative e, in generale, essere più intelligenti nell’utilizzo delle risorse naturali. Si tratta di riflettere su come utilizzare queste risorse e di trovare un modo per costruire la vita di sette miliardi di persone”

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