19 Aprile 2024
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Parte seconda: dal villaggio pescatori alla Strada sterrata di vico Sa Mura 2

Superato il villaggio dei pescatori e seguendo la riva dello stagno, a circa cinquecento metri ci si inoltra nella strada sterrata denominata Vico Sa Mura 2, in parte alberata con Eucalipti. A sinistra troviamo le praterie umide retro-stagnali e a destra aree coltivate a pascolo. Questa zona è assai complessa, si ritrovano tre diversi tipi di habitat tipici della laguna e numericamente classificati (1420, 1410, 1310 secondo il Piano di Gestione della ZPS qui allegato): habitat di suoli ad alta salinità, con substrato meno salato fangoso e temporaneamente inondati, con vegetazione tipica di acque più dolci. Tali habitat si presentano frammentati, intersecati l’uno con l’altro ben oltre la riva, ma leggibili.

L’ area retrostagnale è una cassa di espansione dello stagno di rilevante interesse botanico, un piccolo ambiente seminaturale, unico nel territorio di Elmas, qualitativamente rappresentativo della ricchezza floristica delle praterie umide in generale.

Cynomonium coccineum, Fungo di Malta, Cardulinu de mari
Halocnemum strobilaceum, Salicornia strobilacea, Sossoini, Sussuini
Malva lusitanica o Lavatera triloba, Malvone trilobo, Narbedda

I detriti e gli incendi, cui si è fatto nella prima parte, impediscono la crescita di piante minacciate di estinzione come la Malva lusitanica o Lavatera triloba, (giovani piante erano presenti fino ad Agosto 2022), l’Halocnemum strobilaceum e Cynomorium coccineum.

Arthrocnemum fruticosum, Salicornia fruticosa,Sussuini

Subito a sinistra, lungo il bordo della strada sterrata troviamo abbondanti cenosi di Chenopodiaceae: Atriplex portulacoides, Artrochnemum fruticosum e un raro nucleo di Halocnemum strobilaceum, Salsola soda, Sueda vera, Sueda maritima ad indicare un substrato molto salato, e una piccola fila di Cynomorium  Coccineum (famiglia delle Cynomoriaceae); sono presenti inoltre, in modo discontinuo, canneti di Fragmitis australis, che si incuneano verso l’interno formando macchie via via più fitte man mano che il terreno si fa meno salato.

Arthocnemum glaucum, Salicornia glauca, Asparago di mare, Sassoini
Halimione portulacoides, Atrìplice portulacoide, Obione, Porcellana di mare, Elimeddu

Ancora lungo i bordi qua e là crescono piccoli cespugli di Salicornia fruticosa Salicornia glauca (la cui fioritura avviene tra settembre e ottobre ed è determinante per il riconoscimento delle due specie) in cenosi con I ‘Atrìplice portulacoide e l’Enula bacicci. Nelle aree più interne bassi salicornieti si estendono fino ai confini con il territorio di Assemini. Tra essi s’intravedono i bei cespugli viola di Limonium narbonense, il limonio comune, che si distingue dagli altri per le foglie lunghe e lanceolate che fioriscono tra Agosto e ottobre.

Suaeda maritima, Suaeda marittima, Sassoini
Limonium narbinense, Limonio comune, Frori de mari

Sempre a bordo strada, in particolare nella stagione autunnale, in continuità con l’habitat più salato, è presente la bella fioritura dell’Aster tripolium che cresce anche in copiosi cespugli a destra della strada. Via via che il suolo si fa meno salato aumentano i Giuncheti (Juncus acutus, J. subulatus e altri) e i Cipereti (soprattutto Carex microcarpa, endemica), con raggruppamenti più o meno fitti lungo tutta la strada fino alla centralina elettrica. Il giunco foglioso (Juncus subulatus), occupa in alcune zone ampie distese con il suo caratteristico ondeggiare flessuoso nelle giornate ventose. Nel tardo inverno, tra i giuncheti di Juncus acutus, si ritrovano le giuncaglie di Triglochin di barrellier (Giuncastrello di Barrellieri) e Aristolochia navicularis (Aristolochia).

Triglochin barrellieri, Giuncastrello meridionale
Carex microcarpa, Carice a frutti minimi, Cruccuri
Galatella tripolium, Aster tripolium, Astro marino

Nella prima primavera le radure si colorano di giallo in modo dominante, col Ranunculus macrophyillus (Ranuncolo a foglie grandi) e più sporadicamente con Ranunculus bulbosus (Ranuncolo selvatico); in piccoli nuclei le orchidee Ophris bombyflora (Ofride fior di bombo), Ophris apifera (Ofride fior di ape), la Serapias parviflora (Seràpide minore) e la Serapias lingua (Seràpide lingua) e ancora, in associazione con i Giuncheti cresce abbondante il Coleostephus myconis (Crisantemo campestre) il rarissimo Arum pictum (Gigaro).

Arum pictum, Gigaro, Tutturoi pintu (frutto)
Plagius flosculosus, Bottone d’oro, Margherita senza petali, Caraganzu burdu
Ranunculus bulbosus, ranuncolo selvatico, Erba de Arrànas, Appiu burdu
Adonis annua,Adonide comune, Ogu de boi

A tappetto crescono la particolare Plantago crassifolia (Piantaggine a foglie grasse),la Bellis annua (Pratolina annuale) e Bellis perennis (Margheritina), la Moraea syrinchium (Castagnole, Giaggiolo dei poveretti) ben rappresentato, la Romulea columnae (Zafferanetto di colonna), il Geranium dissecatum, l’Hipericum, le genziane (Centaurium erithrea e tenuiflorum), le Silene (particolare la Silene bellidifolia), la rara Adonis annua. In altre radure, sempre nella prima primavera, fioriscono i piccoli cespugli di Carex distans (Carice a spighe distanziate) e i più radi Scirpoides holoschoenus (Scirpo romano), Schonus nigricans (Giunco nero) e Cyperus badius (Zigolo comune). Nella tarda primavera- estate iniziano a fiorire i piccoli e radi alberelli di Lavatera triloba, quelli di Althea officinalis e Malva arborea che colorano di viola e bianco rosa i prati. Durante la prima estate, fioriscono i cardi Carlina lanata (Carlina lanosa) e Carlina racemosa (Carlina minore), la caprifoliacea, endemica, Dipsacus ferox (Scardaccione spinosissimo), l’Euphorbia  pubescens e altre presenti in tutto il territorio. Inoltrandosi verso i canneti centrali oltre a un raro Tifeto (Tipha latifolia) e un fitto cespuglio di Carex microcarpa (Carice a frutti minimi), in zone ombrose e umide, durante l’estate fioriscono alcuni esemplari di Oenanthe crocata (Finocchio d’acqua) in associazione con Samolus valerandi (Lino d’acqua).

Plantago crassifolia, Piantaggine a foglie grasse
Dipsacus ferox, Scardaccione spinosissimo, Cardu Aresti
Euphorbia hirsuta, E.pubescente, Cacalettu

Tra le piante d’acqua dolce che ritroviamo abbondanti anche lungo il rio Sestu ci sono l’endemica Plagius flosculosus (Bottone d’oro, Margherita senza petali), l’ Epilobium hirsutum (Garofanino d’acqua, viola di palude), Euphorbia pithyusa, Euphorbia hirsuta e altre. Lungo i fossati che corrono parallelamente alla strada sterrata, d’estate, quando il fango si disseca, crescono e fioriscono tra settembre e ottobre, i cespugli della salicornia erbacea Salicornia emerici a cui s’accompagna l’ Atriplex hastata. Anche la Salicornia emerici, come la Lavatera triloba è nella lista rossa IUCN della Flora Italiana 2020 (elenco di piante in estinzione). In autunno le radure si colorano di giallo con la Dittrichia viscosa (Enula cepittoni) e la Dittrichia graveolens (Enula cespita), di bianco con i narcisi autunnali (Narcissus obsoletus) e di violetto con la Scilla autumnalis (Prospero autunnale).

Salicornia emerici, Salicornia ramosissima, Sossoini

Tra le Poacee, tipiche di prati umidi, troviamo il Lolium rigidum che cresce abbondante tra la primavera e l’estate, Hordeum murinum (Orzo selvatico), Dactylis glomerata, Lagurus ovatus, Phalaris coerulescens, Polypogon monspeliensis, Trisetaria panicea ecc.

Lolium rigidum, Loglio rigido, Zizzania

Molte altre piante appartenenti a famiglie diverse popolano le praterie e i bordi stradali durante le diverse stagioni.

Le descrizioni floristico-vegetazionali sono il frutto di diverse escursioni sul campo effettuate dal 2020 al 2022 e degli approfondimenti su testi e siti online sulla flora sarda.

Glossarietto

Piante– In senso stretto comprende i vegetali con
fusto,foglie e radici che possono avere una struttura erbacea (erbe) o legnosa
(alberi o arbusti)

Erbe– Piante non legnose

Endemica-di specie tipiche ed esclusive di un determinato
territorio.

Alofita- specie propria dei suoli molto salati, di cui ne
diviene una caratteristica vegetazionale, e che per vivere in ambienti così
ingrati per la forte tossicità del sale ha messo in atto particolari
adattamenti fisici e morfologici (fusti e foglie succulenti, foglie ridotte a
spine, forte pressione osmotica nei tessuti, ecc.).

Cenòsi (biocenòsi)- insieme di elementi biotici, flora e fauna, viventi in
equilibrio tra loro in una regione geografica o in un dato tipo di ambiente.

Habitat- – indica il tipo di ambiente dove vive una determinata
specie, ossia il complesso delle componenti fisiche, chimiche, meteorologiche,
ecc., che lo caratterizzano.

Flora naturale= Complesso delle piante, spontanee o
naturalizzate presenti in un dato territorio o ambiente

Bibliografia

  • B. DE MARTIS(*), A. MARCHIONI(*), E. BOCCHIERI(*), A. ONNIS(**) ECOLOGIA E FLORA DELLO STAGNO DI SANTA GILLA (CAGLIARI) STATO ATTUALE COME CONSEGUENZA DI 70 ANNI DI TRASFORMAZIONI AMBIENTALI E PROSPETTIVE IN FUNZIONE DEL PREVISTO ASSETTO TERRITORIALE (***)
  • Santa GillaQ4 Marchioni
  • Guida alla Flora- Gabriele Demartis- Coedisar
  • Piccoli arbusti-Ignazio Camarda, Franca Valsecchi- Carlo Delfino Editore 
  • Lista rossa, Flora italiana 2020
  • dizionarioTreccani.it
  • PIANO DI GESTIONE DELLA ZPS ITB044003 Stagno di Cagliari, dicembre 2020
  • DIRETTIVA 92/43/CEE DEL CONSIGLIO del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7) aggiornata ( 01.01.2007) 005.001 — 1
  • P.U.C Comune di Elmas, Carta della Copertura vegetazionale 2019
  • Uso razionale e conservazione delle zone umide (eur-lexeuropa.eu)
  • ActaPlantarum.org
  • Altervista.org
  • Il sistema carta della natura della Sardegna- Ispra
  • Sardegnaflora.it
  • Sardegna ambiente per piante di zone umide
  • Riqualificazione delle aree perilagunari della laguna S. Gilla
  • Rapporto ambientale studio aeroportuale


Allegato dal PIANO DI GESTIONE DELLA ZPS ITB044003 Stagno di Cagliari, Maggio 2020.

1310 – Vegetazione annua pioniera di Salicornia e altre specie annuali delle zone fangose e sabbiose Caratterizzazione generale delle formazioni vegetali

L’habitat è caratterizzato da cenosi composte prevalentemente da specie alofile annuali, per lo più da specie crassulente costituite in particolare da Chenopodiaceae del genere Salicornia: Salicornia patula Duval-Jouve e Salicornia emerici Duval-Jouve, inquadrabili nell’alleanza Salicornion patulae. Queste formazioni vegetali si sviluppano su substrato fangoso e colonizzano i luoghi salati e temporaneamente inondati, in particolar modo i bordi delle acque stagnali ed i bacini di colmata, dove spesso formano densi popolamenti, fino a creare estese praterie, periodicamente sommerse.

1410 – Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)

Caratterizzazione generale delle formazioni vegetali

L’habitat è caratterizzato da comunità a dominanza di Juncus maritimus Lam. e Juncus acutus L. ssp. acutus, con Cyperaceae, Aster tripolium, Hordeum maritimum, Plantago crassifolia, spesso in contatto con le steppe salate.

1420 – Praterie e fruticeti alofiti mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornetea fruticosi)

Caratterizzazione generale delle formazioni vegetali

L’habitat è caratterizzato da formazioni ad alofite perenni rinvenibili in forma singola o associata con altri habitat che si sviluppano su suoli argillosi e limosi con elevata salinità, periodicamente inondati da acque salate, e che nel periodo estivo vanno incontro a disseccamento determinando la formazione di concrezioni saline. L’habitat è generalmente inquadrabile nella classe Salicornietea fruticosae Br.-Bl. et Tx. ex A. et O. Bòlos 1950. Nel sito l’habitat risulta molto ben rappresentato intorno a tutta la laguna, sugli argini delle saline Conti Vecchi e nello stagno di Capoterra. Le piante che caratterizzano questi aggruppamenti sono sostanzialmente la Salicornia fruticosa (Arthrocnemum fruticosum), la Salicornia glauca (Arthrocnemum glaucum) e la Salicornia strobilacea (Halocnemum strobilaceum).

La descrizione dei percorsi e il lavoro di classificazione scientifica sono di Anna Maria Tocco

Foto di Tonino Sitzia

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