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Maria Lai

Un’immagine di Ulassai

Maria Lai

La vedo da questo balcone
sospeso tra Barigau e Tisiddu
mentre appare e scompare
tra i vicoli pietrosi
come una strega benigna.
Aleggia tra i tacchi d’Ogliastra
con le sue sembianze minute
e un sorriso accennato
e schivo,
sorella selvatica
tra dirupi e forre.
I paesani la guardano straniti
e attoniti
disegnare le sue forme
e tessere le sue trame
in cui si trovano
impigliati come in un sortilegio.
Presi da fascinazione
e incantamento
si legano alla montagna
con nastro celeste
come il mare che scintilla
là oltre le colline.
Le sue mani fragili e laboriose,
antiche come le madri
della sua terra
conducono il testimone
di porta in porta
e fu la pace
cun su pani pintau
Ancora il filo si snoda
come anelito a cucire
mondi lontani e libri
di stoffa a raccontare
le storie
delle anime pure.

Tonino Sitzia

13 ottobre 2020

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1 commento

  1. Grazie Tonino per aver dedicato una poesia a questa grandissima artista (tra le più grandi del Novecento) che ha saputo coniugare la tradizione sarda con i linguaggi dell’arte contemporanea.

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