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4 Novembre 2024
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Santa Gilla, Ex Fas: domande, interrogativi

Dopo l’intervento articolato di Tonino Sitzia sull’importante assemblea pubblica indetta dall’Amministrazione comunale per un confronto  con i cittadini, riprendo due punti. Ed infine una considerazione generale.

Il progetto S. Gilla/Giliacquas

Al di là di idee, piani, progetti c’è il non aggirabile stato dell’inquinamento della laguna, soprattutto quello da scarti di produzione chimica. Che cosa ne sanno i cittadini di Elmas, quelli di Assemini, quelli di Capoterra e i cagliaritani più prossimi alla zona lagunare, dell’inquinamento che permane? Quale è la sua consistenza, l’estensione nelle acque e presso le rive? Quale lavoro è stato fatto o è in atto per quantificare e qualificare l’avvelenamento delle acque lagunari? Come si intende seriamente, con obiettività senza secondi fini celati da conflitto d’interesse, informare i cittadini dello stato di S. Gilla? Quale coordinamento si intende avviare tra i comuni che insistono sull’area lagunare? Che passi ha fatto il comune di Elmas per promuovere un coordinamento senza il quale non ci sarà nessun risanamento di S. Gilla? E in causa bisogna chiamare anche “L’area Metropolitana” e la Regione.

Recupero e riuso dell’”Ex Ferriera e Area Fas”

Ci è stato detto che la “Villa del Mas  s.r.l.” (una cordata di imprenditori sardi) ha provveduto alla bonifica del sito, ha acquisito i pareri e i nulla osta necessari.

Chi ha controllato che i risanatori (Villa del Mas s.r.l.) abbiano scrupolosamente eseguito il lavoro? I soggetti interessati (posto che abbiano capacità di controllo e competenze specifiche) sono mossi dall’interesse generale? Che cosa ne sappiamo noi cittadini del risanamento dell’Area Fas, se non quello che ci ha riferito la stessa “Villa del Mas s.r.l.”? Al di là della tecnica dichiarata che mi sembra quella più efficace e appropriata  nello specifico, chi è che ha controllato che l’interramento e l’isolante siano stati messi in atto correttamente?

Considerazione finale

La pressione dell’attività edile ad Elmas continua, con conseguente consumo dei suoli e non si è per nulla attenuata. L’industria delle costruzioni, si dice, è volano per l’economia. Si sa  che nell’Ex Area Fas è previsto un grande “Polo commerciale” e che la fine dei lavori di urbanizzazione primaria sono previsti per il luglio 2025. Ma veramente nell’area urbana di Cagliari abbiamo ancora bisogno di centri commerciali, di poli commerciali?

È così difficile immaginare per l’Ex Fas, un grande parco, dove non si mette cemento, né mattone, ma alberi tipici della nostra Isola? E lì si vada semplicemente per camminare e sostare tra gli alberi. O semplicemente lasciarlo a macchia mediterranea, come altrove in Europa tra aree urbanizzate si lasciano estensioni di brughiera o di boschi. No, talmente siamo immersi nella imperante cultura mercantile che sembra scontato naturale” costruirvi nell’Ex Fas un grande Polo commerciale.

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