19 Marzo 2024
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Presentazione dei soci onorari

Non so esattamente a chi è venuta l’idea, nel direttivo dell’Associazione, di aprire una nuova pagina, un nuovo link come dicono gli informatici, nel sito di “Equilibri”, il Circolo dei Lettori e Presidio del libro di Elmas. Certo è che, nel direttivo del Circolo, da tempo se ne parlava.
Gli scrittori e i lettori sono reciprocamente legati da misteriosi richiami, e i libri, una volta scritti e pubblicati, diventano un’altra cosa, una scusa per parlare, incontrarsi, ragionare.
Cosa lega Giulio Angioni, Maria Giacobbe e Mariangela Sedda al Circolo dei Lettori di Elmas? A parte il piacere dei libri che i tre autori hanno nel tempo presentato a Elmas, a parte il fatto che Giulio Angioni (assieme a Giorgio Todde e Flavio Soriga) ha tenuto a battesimo il Presìdio del libro di Elmas (20 aprile 2010) o che Mariangela Sedda si sia sempre dichiarata contenta di venire ad Elmas, o che Maria Giacobbe abbia trovato uno spazio nella sua ultima venuta in Sardegna per incontrare i lettori di Elmas, forse il misterioso richiamo, è la convivialità, l’ironia e l’autoironia, il tono sobrio, che li caratterizza come persone e come scrittori, anche quando si affrontano temi importanti quali quelli della giustizia, della libertà, dell’emigrazione, della cultura, della lingua, della Questione sarda e di altro ancora.
Tra i “Soci onorari” abbiamo voluto inserire anche la Cantina Sociale di Santadi, che tramite uno dei nostri soci fondatori, ha spesso fornito i suoi vini per allietare le serate di presentazione di molti degli ormai numerosi autori presentati.
Si dirà: ma che c’entra il vino con la Letteratura? Noi potremo rispondere con Leopardi
“Il poeta lirico nell’ispirazione, il filosofo nella sublimità della speculazione, l’uomo d’immaginativa e di sentimento nel tempo del suo entusiasmo, l’uomo qualunque nel punto di una forte passione, nell’entusiasmo del pianto; ardisco anche soggiungere, mezzanamente riscaldato dal vino, vede e guarda le cose come da un luogo alto e superiore a quello in che la mente degli uomini suole ordinariamente consistere”
(Zibaldone).

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