Tu turista venuto alla nostra Isola, o tu cittadino quivi abitante, visita la necropoli punica di Karalis. Visitala quando il sole comincia a scendere verso gli stagni di S. Igia. E l’ombra delle cavità meglio si alterna con la luce.
Da l’altura del sito potrai anche indugiare a guardare la distesa lagunare ( con la sua acquorea malinconia); più in là il mare largo e, capita, navi che arrivano, navi che partono, le loro scie…
Visitala con la luce di quell’ora – e le sue ombre – che, obliqua, sbalza da quelle pietre i segni e le rugosità antiche; coglie di traverso il timido geco che si era mimetizzato; si china su fiorellini glauchi e accarezza con i toni dell’oro la grande parete di calcare, qui e là con i cespi dei capperi abbarbicati, strapiombante confine della necropoli a nord.
La città punica dei morti, la più grande che s’affaccia sul Mediterraneo – visitala in tutte le stagioni, ma propendi per l’autunno e la primavera.